Alessandra Lanciotti


Acrobatica


Alessandra Lanciotti

Inizia a studiare ginnastica artistica dall’età di 7 anni per poi integrare la sua formazione fisica con la danza moderna e il teatro danza, fino ad arrivare alle tecniche circensi dell’acrobatica aerea e della danza verticale. Nel 1999 si diploma presso l’Accademia Internazionale di Teatro e nel 2001 si laurea in Lettere Moderne, indirizzo Discipline dello Spettacolo, con una tesi in Storia del Teatro presso l’Università La Sapienza di Roma. Attrice di gesto e di parola, acrobata, trampoliera, clown, danzatrice, trapezista, studia teatro danza con maestri come Hal Yamanouchi, Lindsay Kemp, Soléne Fiumani, Moses Pendelton. Studia come clown teatrale con Vladimir Olshansky (clown solista Cirque du Soleil). Studia acrobatica aerea, tra gli altri con Roberto Magro, Valeria Zurlo, ed altri artisti nazionali ed internazionali. Nel 2000 fonda insieme ad altri artisti, la compagnia Materiaviva Performance, con la quale crea spettacoli di ricerca nei quali si uniscono le arti circensi al linguaggio teatrale. Dal 2010 collabora con la compagnia italo-francese Mattatoio Sospeso in spettacoli di danza verticale e teatro di strada con i quali partecipa a festival in diversi paesi europei ed extraeuropei. Dal 2012 è codirettrice del Teatro Furio Camillo di Roma. Insieme all’associazione l’Archimandrita produce spettacoli e organizza rassegne teatrali. Dal 2013 direttrice artistica del Festival Internazionale di Circo Teatro “Battiti”. Dal 2016 fa parte del gruppo di lavoro della FNAS (Federazione Nazionale Artisti di Strada) e dal 2018 ne è consigliera nazionale per il settore compagnie professionali. Nel 2017 è cofondatrice dell’Accademia Materiaviva, scuola di formazione di circo teatro, nella quale insegna acrobatica aera e espressività corporea. Dal 2022 è direttrice artistica della Cooperativa Italiana Artisti di Torino.
Nel 2023 tiene un seminario di scrittura per il circo teatro presso il Dams ed è attrice per la Compagnia Materia Viva negli spettacoli “Spaghetti” e “Silenzio assordante”.